Spring/Summer 2014 TRENDS #3

Hermès, Alexander Wang, Salvatore Ferragamo, Trussardi, Paul Smith, Emporio Armani, Michael Kors.

Come avevo già scritto in un precedente post (che potete trovare QUI), ho un debole per i pantaloni palazzo, specialmente quelli a vita alta, perché snelliscono e valorizzano la figura. I pantaloni a gamba larga derivano direttamente dal guardaroba maschile e si dice che fu Katharine Hepburn la principale autrice di questo passaggio. Nel 1938, Katharine era infatti solita portare i pantaloni sul set di Susanna, cosa tutt'altro che apprezzata dai capi della produzione. Si racconta che questi ultimi, al rifiuto della Hepburn di abbandonare i pantaloni a favore delle gonne, glieli nascosero tutti. Lei però non si scompose: prese invece a girare per il set in biancheria intima, fino a quando i suoi amati pantaloni non le vennero tutti restituiti. Oggi è Haider Ackermann a raccogliere l'eredità di Katharine: il designer, infatti, opta per una versione rivista e corretta dello smoking maschile, impreziosito da giacche luccicanti e top in rete. Ma anche molti altri stilisti hanno scelto di inserire i pantaloni palazzo nelle loro collezioni. Tra gli altri, figurano Michael Kors, Trussardi ed Ermanno Scervino, che puntano su alcuni dei colori più classici: bianco, cammello, grigio. Ferragamo propone il blu navy ma accorcia l'orlo fin sopra la caviglia, come impone l'ultima tendenza (quella – non sempre lusinghiera, né facile da sfoggiare – delle coulottes). Diane von Fürstenberg, per i suoi pantaloni e le sue tute a gamba larga, utilizza stampe in bianco e nero; Hermés li decora invece con pattern tropicali che si estendono fino agli stivali, in una sorta di nuovo camouflage floreale; Costume National li tinge di colori sgargianti, come il giallo canarino. 


A destra Nicole Warne, blogger di Gary Pepper, con un outfit low cost costituito interamente da capi di Asos, tra i quali, ovviamente, dei fantastici pantaloni palazzo. A sinistra, invece, Vivì (coming soon) con uno dei capi della sua wishlist: la tuta a gamba larga con motivo optical di Diane von Fürstenberg.


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Spring/Summer 2014 TRENDS #2

Rag&Bone, Chanel, Gucci, Emilio Pucci, Peter Pilotto, Emilio Pucci, Milly.

Certo, l'associazione all'abbigliamento anni '90 (che attirava su chi lo sfoggiava epiteti tutt'altro che lusinghieri) è immediata e il fatto che molti designer abbiano voluto dare maggiore risalto ai propri capi facendo sfilare le modelle seminude non aiuta. Eppure la rete, rivista e corretta, è tornata prepotentemente di moda e non importa che si presenti sotto forma di abito, top, gonna o anche di un semplice inserto decorativo. La tendenza era già nell'aria l'inverno passato, ma la spinta decisiva per una diffusione di massa è venuta da Miley Cyrus che, lo scorso Maggio, in occasione del Met Gala, ha indossato un abito di Marc Jacobs abbracciando in pieno il tema della serata, Punk: Chaos to Couture. Ora, per la Primavera 2014, almeno una collezione su tre presenta qualche capo a rete: Gucci punta sul mood da spiaggia; Milly rivede le silhouette più classiche alla luce del nuovo trend; J.Mendel ed Elie Saab scelgono un effetto vedo-non-vedo per i loro abiti lunghi; Chicca Lualdi BeeQueen propone il bianco come alternativa al "solito" nero della rete, che invece Chanel abbina a colori tenui e romantici; DKNY ne ricava delle sottogonne da aggiungere alle sue full skirt voluminose; Dior by Raf Simons utilizza un motivo simil-reticolato per creare soprabiti Couture mentre Balmain e Undercover lo inseriscono in felpe del taglio ultra moderno; Asos e Northland forniscono fantastiche alternative low cost.


A sinistra Blair Eadie Bee, l'outfit blogger per eccellenza, sempre impeccabile ed elegante (anche quando rischia abbinamenti con stampe o colori improbabili); il suo blog è Atlantic-Pacific. A destra invece Vivì  in arrivo le sue avventure fashion in versione fumetto  con un abito da sera di Temperley London.



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Spring/Summer 2014 TRENDS #1

Zac Posen, Mary Katrantzou, Stella Jean, Dior, Oscar de la Renta.

Vitino da vespa, busto modellato, gonne ampie e fluide. I punti in comune con il New Look del 1947 sono molti, ma la gonna a ruota non prevede necessariamente un look vintage per essere indossata. Zac Posen, Oscar de la Renta, Preen, Alice+Olivia, Temperley London ed Emilia Wickstead restano fedeli allo stile ultra femminile (all'inizio aspramente criticato e poi simbolo della moda degli anni '50) proposto da Christian Dior. Ma molti altri designer dimostrano che per rendere la full skirt più moderna e urbana basta davvero poco: MSGM e Rochas la presentano con sandali rasoterra quasi ortopedici, Stella Jean la tinge di colori caldi e vibranti e la arricchisce con stampe tropicali, Dolce&Gabbana la decorano con accessori vistosi e maxi zeppe, Fendi la preferisce in versione "scultura d'organza", Proenza Schouler e Céline la abbinano a tronchetti di pelle nera, Sportmax gioca sulle trasparenze, Raf Simons per Dior Couture la rivisita con scarpe running tempestate di lustrini.


A sinistra Zhanna Romashka, talentuosa fotografa di moda, con uno dei look che l'hanno consacrata nell'Olimpo delle più ammirate fashioniste, quelle da fotografare assolutamente per i post di streetstyle. A destra Vivì  la protagonista di un fumetto targato Ogniricciouncapriccio che presto arriverà qui sul mio blog  con il suo completo dei sogni (by Stella Jean).



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