The Lady in Red



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Model: Pan Jin.

Outfit details:
Dress: Choies  ||  Shoes: Zara  ||  Clutch: Love Moschino  ||  Butterflies veil: Asos  ||  Bracelet: Pandora  ||  iPhone case: Moschino  ||  Lipstick: H&M.


Installare Emulare Android su Mac OS X

Una delle migliori caratteristiche di Android è il fatto che è open-source offrendo agli sviluppatori la possibilità di utilizzarlo su praticamente qualsiasi dispositivo. Come un PC con sistema operativo Windows con applicazione che abbiamo visto in questo articolo. Ciò che serve inoltre è avere un processore Intel, poiché tutti i Mac più recenti sono dotati di un chip Intel, e quindi tutti possono eseguire Le applicazioni Android senza problemi.

Anche se sarebbe bello essere in grado di installare KitKat attraverso BootCamp, che non è attualmente possibile, così invece useremo un software di emulazione macchine chiamato VirtualBox per eseguire Android su un sistema operativo Max OS X.

Prima di iniziare, bisogna essere sicuri di avere 10GB di spazio su disco libero o hard disk e 4GB di ram. Se non si vuole incorrere in problemi di prestazioni. Il file ISO di Android e virtualbox sono gratuiti, e si possono scaricare da questi link :

Android-x86 4.4-r1
VirtualBox

Installazione VirtualBox

Ora che avete entrambi i file scaricati, potete installare la macchina virtuale VirtualBox. Basta fare doppio clic sul file VirtualBox.dmg e seguire le procedure di guida molto semplici .





Impostare la macchina virtual (Android)

Aprire VirtualBox dopo che è terminata l'installazione, quindi toccare icona NEW in alto a sinistra per creare una nuova macchina virtuale. È possibile assegnare un nome alla macchina virtuale come preferisci ma è meglio con un nome che dopo ti ricordi per esempio (Android). Nella finestra di dialogo successiva, immettere 512 MB per la dimensione della memoria (RAM), quindi premere Continua. E scegliere poi VDI come tipo di file quando si crea un nuovo Hard disk o un disco rigido.



Sotto Storage del disco rigido, selezionare Dynamically allocated. Nella schermata successiva vi permetterà di scegliere la quantità di spazio su disco rigido che si desidera dare alla vostra nuova macchina virtuale consiglio di non esagerare molto, possono bastare 8GB, ma è possibile selezionare qualsiasi dimensione si desidera. Dopo aver fatto ciò sei quasi alla fine per creare emulatore di Android su Mac.

Ora avete creato correttamente la macchina virtuale, così per creare una partizione per Android. Per avviare ciò, selezionare la freccia verde con la scritta "Start"



Dalla schermata di installazione selezionare ed individuare il file Android.iso per avviare l'installazione. Nella schermata successiva, selezionare la prima quella primaria come tipo di partizione. Dopo aver creato la partizione, sarete portati alla schermata di partizione in cui è necessario evidenziare la nuova partizione e selezionare avvio.

Dopo la schermata, è necessario digitare YES per confermare le modifiche, quindi selezionare Quit una volta finito.



Installare Android

Tutto ciò che rimane da fare ora è installare Android, quindi selezionare sda1 Linux Vbox hardisk e scegliere ext3 come tipo di formato. Sarà inoltre necessario installare Grub bootloader per avviare correttamente Android, così come dare una directory di sistema in lettura-scrittura. Dopo aver selezionato entrambe, queste opzioni virtualbox inizierà a installare Android dall'immagine ISO che hai fornito in precedenza.



Inizio Boot

L'installazione è piuttosto veloce, ma dopo il completamento è necessario prima smontare immagine ISO cliccando sull'icona del CD in basso a destra della finestra del programma VirtualBox e deselezionando opzione android-x86-4.2-20130228.iso, per forzare di smontare immagine.




Una volta che avete smontato l'immagine .ISO selezionare Reset macchina dalla barra dei menù a discesa. Ora la macchina è virtuale è pronta per far andare il boot-up, ma ci metterà un pi di più visto che è il primo boot.

Benvenuti in Android

Una volta che finisce il Boot, si passerà attraverso le schermata di benvenuto in Android. Da adesso puoi usare tutte le applicazioni Android sul tuo Mac OS X come WhatsApp, Tango, e altri applicazioni e giochi. Se hai problemi nell'installazione o errori si prega di commentare qui sotto.

Fall Winter 2014-15 TRENDS #4

Major trend: PEG LEG
Top to bottom, left to right: Byblos, John Galliano, Etro, Barbara Casasola, Creatures of Comfort, Dries van Noten, Creatures of Comfort.

I peg leg trousers (detti anche peg pants) sono pantaloni a vita media o alta, ampi nella zona dei fianchi e con gamba a cono, il cui diametro va diminuendo gradualmente fino ad arrivare alla caviglia, il punto più stretto dell'indumento. La loro origine è antica e tutt'altro che "femminile": quando, infatti, i pantaloni si diffusero al punto da divenire d'uso comune per gli uomini, capi con una silhouette simile agli odierni peg pants fecero il loro ingresso nel guardaroba maschile; le donne, invece, continuarono a vestirsi con capi elaborati e ricchi di stoffa (specialmente nelle zone del seno e del sedere) che donavano loro la cosiddetta forma ad "S". Benché esistessero da molto tempo, i pantaloni peg non costituirono un capo imprescindibile del vestiario di un uomo, almeno non fino al 1908, quando si verificò un significativo cambiamento della Moda per entrambi i sessi. Da allora, infatti, i peg pants divennero estremamente popolari, tanto da indurre un cambiamento per analogia anche nell'abbigliamento femminile: la S-shape venne finalmente abbandonata in favore di abiti che aderissero un po' più naturalmente al corpo delle donne. Purtroppo, però, quella "naturalezza" non era ancora abbastanza. La quantità di stoffa impiegata in un abito era certamente diminuita e la forma fisica di chi lo indossava era più evidente, ma rimanevano grandi forzature, specialmente nei completi femminili e nei vestiti composti da gonne peg. Queste ultime, infatti, prevedevano larghe pieghe e pannelli sapientemente cuciti tra loro in modo da creare un effetto a palloncino nell'area dei fianchi, mentre in basso, nella zona delle caviglie, il diametro della gonna diminuiva drasticamente. Nel 1912, non a caso (e non senza un certo sarcasmo), un sarto commentò uno di questi capi dicendo che, se mai una donna con addosso una peg skirt si fosse trovata in pericolo, per lei non ci sarebbe stata altra maniera di fuggire se non mettendosi a saltellare come un canguro. Successivamente, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, silhouette come quella delle peg skirt finirono nel dimenticatoio quando le donne furono chiamate nelle fabbriche, mentre i peg pants divennero la perfetta tenuta lavorativa.

Da allora in poi, durante tutto il XX sec., i peg trousers riscossero ondate più o meno intense di successo, ma rimasero sempre elementi essenziali del guardaroba sia maschile sia femminile. Anche in passerella, stagione dopo stagione, la loro presenza non si è attestata con grande regolarità, ma di certo i peg pants hanno costituito una vasta fetta di mercato insieme a jeans, chino e pantaloni a sigaretta. E anche se stavolta, per l'Autunno/Inverno 2014-2015, maestri del peg leg come Saint Laurent e Givenchy hanno passato il testimone, straordinari designer come come Dries van Noten e Jade Lai (proprietaria di Creatures of Comfort) lo hanno raccolto con entusiasmo e grande creatività, proponendo modelli peg leg con colori accesi, stampe classiche rivisitate e tessuti pregiati.


Vivì's wishlist: VIONNET

Il lime sta diventando uno dei colori preferiti di Vivì (ricordate il look che aveva indossato nella sua prima avventura a fumetti? Lo trovate QUI), perciò non poteva non includere nella sua wishlist questo completo di Vionnet, che abbina la tonalità vibrante del lime a quella più sobria ed elegante del grigio perla.


Fashion detail: Maxi skirt
Left to right: Agatha Ruiz de la Prada, Stella Jean, Rochas.

Gonne e abiti lunghi fino ai piedi non sono una novità per quanto riguarda la moda estiva, ma stavolta saranno un vero e proprio must have anche per la stagione invernale in arrivo, ma con un twist. Basta con lo chiffon svolazzante e niente più tubini semplici e dritti in misto lana, è il momento di sfoggiare vere e proprio sculture in tessuto, ricche di volume e con silhouette innovative. Agatha Ruiz de la Prada propone una forma ovoidale con lavorazione trapuntata; Chanel Couture predilige invece stampe d'effetto e aggiunta di dettagli pregiati come lunghe piume nere; Stella Jean mescola l'etinico con il casual e gioca abbinando modelli anni '50 a tagli tipici dei tardi anni '90. Rochas, invece, ridefinisce l'eleganza della gonna lunga in broccato aggiungendo guanti in pelle colorata e camicia maschile oversized. Fendi sceglie lunghezze desuete abbellite da cerniere e pannelli in rete; Mary Katrantzou dona nuova vita alla silhouette a sirena, impreziosita da stemmi e sottili strisce decorative di tessuto verticali.



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3 Trucchi Aumentare Velocità uTorrent Al Massimo

In questa guida vediamo alcuni trucchi o personalizzazioni per velocizzare uTorrent al massimo in download o upload, ma semplicemente bisogna capire le sue impostazioni e capire meglio i seed e peer quando si sta per scaricare un torrent (legale). Stavo cambiando alcune impostazioni in uTorrent, un client che permette di scaricare i file torrent da vari siti torrent search engine italiani e internazionali, e alla fine la velocità di scaricamento o download sono aumentati più del doppio , forse 3 volte di prima. Spesso la velocità non supera i 2MB/s in media ma con queste impostazioni puoi superare anche i 5MB/s o 10MB/s ma ricordo dipende anche dalla tua velocità di connessione ma avendo una connessione di 20MB/s a casa puoi tranquillamente arrivare a velocità del genere una volta che usi questi impostazioni su uTorrent.

Ecco una guida su come aumentare la velocità uTorrent al massimo , i passaggi si possono anche applicare su altri client torrent diversi da uTorrent come bitTorrent e altri ma bisogna capire cosa cambiare.

Se si utilizza un client diverso da uTorrent e non sei sicuro si consiglia di saltare i passaggi.

Crittografia di protocollo

La crittografia su uTorrent serve per non far identificare al nostro ISP (internet service provided) i dati che stiamo scaricando o caricando (download o upload) e inoltre permette anche di non lasciare che il nostro ISP diminuisce la banda durante il download o scaricamento del torrent.

Quindi cercate di essere sicuri di avere le stesse impostazioni che vedere nell'immagine di seguito e assicurarsi che l'opzione "consenti connessioni legacy in entrata" è attiva.





Per gli altri client Torrent, dovrete cercare nelle impostazioni (molto probabilmente in connessioni) ci sarà qualcosa con scritto crittografia di connessioni o protocollo .

Larghezza di banda

In queste impostazioni o preferenze che di solito provoca un aumento di download o scaricamento oppure la diminuzione della velocità, il tutto dipende da questo passaggio di numeri e preferenze che andrete a inserire e cambiare. Mantenere il numero di Limit Upload a "0". Spesso la velocità di download dipende da quella di upload, quindi se diminuisci il numero di upload questo vale anche per lo scaricamento. Il numero di Global Max o numero di connessioni deve essere impostato su 2500, invece quello per i peer cambiate a 500.






A questo punto dovete vedere che velocità di download su uTorrent è aumentata.

In più è possibile anche cambiare alcuni impostazioni da Preferenze sempre da impostazioni uTorrent. Cercare "bt.allow_same_ip" e cambiare a "true" cliccanso su di esso. Ora cercare "gui.show_notorrents_node" e cambiare a "False" .

Ed impostare anche "rss.update_interval" a 20 e fare clic su Set per salvare. Applicare il tutto e chiudere uTorrent e ora provate a fare clic su Play per avviare i file a scaricare.

Fifty shades of blue



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Model: Caterina D'Alessandro.

Outfit details:
Peplum jacket: River Island  ||  Pussybow shirt: Asos  ||  Trousers: River Island  ||  Bag: Miss Sixty  ||  Shoes: Zara  ||  Earrings: Swarovski.

Proteggere Applicazioni Android Con Password ProtectedApps

Spesso capita che qualcuno ci chiede il nostro smartphone per effettuare una chiamata urgente, ma dopo aver finito alcuni nel tempo di attesa cercano nella rubrica di contatti, le foto, video, applicazioni di chat o su Facebook.



ProtectedApps, un applicazione creato da defim, che server per proteggere tutte le nostre app o applicazioni nel smartphone con una password e bloccarle da persone indesiderate. Ci sono anche altre applicazioni simili come Applock e Smart App Lck. Ma ho scelto ProtectedApps perché ha un'opzione avanzata che ti permette di bloccare non solo applicazioni di terze parti ma anche applicazioni del telefono o sistema stesso.

Questa applicazioni è compatibile con il maggior smartphone nel mercato some Samsung, LG, HTC, iPhone, Huawei, Sony, Motorola ecc... Per continuare dovete avere i privilegi di root che potete vedere da questa pagina.

Instalalzione di ProtectedApps

Aprire il Xposed installer, e scaricare protectedApps, una volta che il download finisce, premere su attiva e reboot da una notifica. Oppure potete scaricare questa applicazione dirattamente da Google Play.

Come bloccare le applicazioni con passowrd su telfono?

ProtetedApps ti da un elenco di tutte le applicazioni sul vostro dispositivo, e una volta che si tocca una verrà immediatamente bloccato. la versione gratuita ti consente di bloccare fino a 5 applicazioni, ma se volete bloccare di più dovete passare a quella premium con circa $3.41 che sono circa €2.50

Nascondere l'icona ProtectedApps e notifiche

Dalle impostazione, è possibile nascondere l'icona di avvio, ma se lo fai devi aprire ogni volta protectedApps da xposed. Hai anche l'opzione per nascondere l'icona di notifica di sbloco che viene visualizzata ogni volta che si blocca una applicazione.

Le opzione di lock-screen di protectedApps

ProtectedApps dice che puoi aggiungere una pin, password o pattern personalizzati sul tuo smartphone. Vi consiglio di fare il check su "Use a custom pattern"

C'è anche un'opzione per cambiare il re-lock dopo aver chiuso un'applicazione, per cambiare basta andare nella sezione sblocco e modificare la quantità di tempo in secondi, il tempo minimo che potete impostare è di 30 secondi se inserite 0 non potete più sbloccare il blocco.

Ora in questo modo, potete prestare e dare anche per quel poco tempo il vostro smartphone per chiamare o mandare messaggi ad altre persone o famiglie senza preocuparsi delle foto, chiamate e i messaggi che avete ricevuto e inviato.

Come Spiare Chiamate SMS e Conversazioni Chat Su Cellulare


Come fare intercettazione su telefono o smarthpone e spiare chiamate, sms e diversi applicazioni come Foto sul telefono, Skype, WhatsApp, browser ecc..

Quando si tratta di spiare o intercettare un cellulare di qualcuno, la prima domanda che viene in mente di tanti è "devo ottenere l'accesso per spiare o intercettare il telefono?", le risposte di alcuni esperti nel campo di sicurezza informatica e sicurezza smartphone è stata NO. Credo perché ci sono diversi applicazioni anche gratuite che ti permettono di spiare e intercettare un cellulare dalle chiamate e anche sms e conversazioni nelle varie applicazioni come WhatsApp o Skype. Molti di queste applicazioni spia che pretendono installare un piccolo software o programmino nel tuo cellulare o smartphone di destinazione per spiare le chiamate, ma che preferisco non parlare, per le tante denunce.

Questi "programmini" o "applicazioni" permettono di spiare in remoto un qualsiasi cellulare è si deve installare un software sul proprio telefono, e ti basta specificare dalle impostazioni le varie scelte, chiamare il telefono che si desidera, spiare e rimanere in una connessione o una conversazione.

Potete poi spiare il cellulare come tutte le chiamate e sms, tracciamento GPS del telefono e persino spiare le covnersazioni delle chiamate in tempo reale. Ci sono diverse guide su internet su come intercettare e spiare un cellulare, ma la maggior parte non funziona oppure per concludere la guida trovi un programma a pagamento, e vi consiglio di pensare più di una volta per passare al pagamento.

Alcuni applicazioni per spiare il cellulare troviamo SpyBubble completo con molte scelte, ma vi ricordo che dovete installare un programmino voi stessi nel cellulare o smartphone che volete spiare. Di seguito vi elenco delle applicazioni che permettono di spiare i cellulari e smartphone e consiglio di stare attenti a non cadere in queste trappole e poi essere intercettati da altre persone. Questi applicazioni per intercettare un telefono e spiare chiamate e messaggi sono compatibili sono tutti i modeli di Blackberry, iPhone, Android, Symbian e Windows Phone:

Highster Mobile è tra le applicazioni più potenti e facili da usare per monitorare e spiare un telefono. Tra le opzioni troverete registrazioni delle chiamate, spiare registri delle chiamate, leggere sms, leggere le E-mail e altri scelte che potete provare se siete interessati a provare questo programma.

mSpy una applicazione "silenziosa" che controlla e spia qualsiasi iPhone, Android Blackberry, Windows Phone o Symbian. Le opzioni che permettono di queste applicazioni sono: accedere messaggi del telefono, cronologia chiamate, e-mail, spiare la posizione del telefono o smartphone, vedere le foto, spiare chat o conversazioni Skype WhatsApp e spiare cronologia browser.

EasySpy un'applicazione facile da usare per spiare i cellulari e intercettare le chiamate, in pochi minuti puoi avere accesso immediato ai messaggi sms, chiamate e altri opzioni che vi lascio provare se siete interessati.

Easy Cell Tracker un altro programmino facile e sicuro che consiglio per ottenere informazioni e spiare uno smartphone, supporta tutti i dispositivi Apple di tutti i paesi.

SpyBubble con questa applicazione come già ho citato sopra permette di spiare e registrare le chiamate in tempo reale di qualsiasi cellulare o smartphone. È un applicazione con opzioni avanzate e permette di scegliere diversi opzioni per avere controllo completo di un cellulare e spiare le operazioni che si eseguono e il tutto in tempo reale.

vSpyMe questa applicazione può essere utile se si vuole controllare il cellulare o smartphone dei figli , l'applicazione infatti è stata creata per tenere in controllo qualcuno della famiglia per sapere tutto quello che sta succedendo se avete dei dubbi sulla vita delle persone care.

Pastel symphony



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Blouse: Zara  ||  Skirt: Asos  ||  Clutch: Ted Baker  ||  Sandals: Oscar de la Renta  ||  Sunglasses: Prada  ||  Necklace: Pigalle Shop  ||  Earrings: Bijou Brigitte  ||  Ring: H&M  ||  Bracelets: Cruciani, Pandora, MIA's  ||  Lipstick: Illamasqua "ESP" and MAC "Costa Chic" blend together.


Art through Fashion: Cretti / L'Arte attraverso la Moda: Cretti

Left: Balenciaga Fall 2013-14 fashion show || Right: detail of the Cretto bianco - Alberto Burri


Nel corso della storia del brand, Maison Martin Margiela ha più volte proposto giacche in pelle crepata, pantaloni e stivali in tessuti simili alla carta pitturata e poi lasciata essiccare. L’inverno scorso è stato il turno di Balenciaga che, con i suoi top in maglia dipinta, ha sancito l’inizio di un vero e proprio trend sfoggiato dalle fashioniste di tutto il mondo. Zara, Asos e altre aziende di abbigliamento low cost, poi, non si sono lasciate sfuggire quest’occasione e hanno proposto la loro versione di questi capi scrostati.
Il fascino esercitato dalle superfici “crettate” ha di certo natura ancestrale ed evoca sensazioni che spesso sono tutt’altro piacevoli, come ad esempio quelle legate alla visione di paesaggi aridi e brulli, terreni desolati e riarsi dalla calura del sole. Superfici del genere, una volta inserite in elementi di vestiario, denotano un certo passare del tempo e la conseguente usura, ma è anche vero che esse sono un perfetto mezzo artistico per esternare la propria filosofia e visione della vita o per compiere un ritorno all’origine della materia, alle basi del design o della pittura. E forse non è un caso che ben due periodi della produzione di uno dei più grandi artisti umbri del Novecento, Alberto Burri, noto in tutto il mondo per il suo approccio assolutamente informale e per la sua volontà di rifiutare etichette, siano dedicati proprio a queste superfici.



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Cretto G 1 - Alberto Burri

Balenciaga Fall 2013

Zara Fall 2013

Burri nacque a Città di Castello (in provincia di Perugia) il 12 marzo 1915, si laureò in medicina e lavorò come ufficiale medico in Tunisia, dove fu catturato per poi essere spedito nel campo di Hereford. Nel ’46 fece ritorno in Italia, abbandonò la carriera medica per dedicarsi interamente alla pittura.
I suoi primi soggetti, nei primi anni ’50, furono i Sacchi, costituiti sulla base di quei sacchi di juta con i quali aveva avuto grande familiarità durante la prigionia in Texas. Dal ’57 in poi, invece, presentò diverse serie realizzate con l’ausilio del fuoco (i Legni, le Plastiche e i Ferri) nelle mostre statunitensi, come ad esempio quella tenutasi all’Oakland Art Museum in California.
E finalmente, con l’arrivo degli anni ’70, Burri si dedica a soluzioni monumentali per le quali abbandona il fuoco, i mezzi tecnici e accessori (come i sacchi di juta, il legname, i metalli e la plastica di vario genere) per fare ritorno agli elementi fondanti e fondamentali dell’arte pittorica: la tela, il colore e i materiali di origine terrosa. Nel 1973 realizza il Cretto Bianco e il Grande Cretto Bianco per poi proseguire con la sua produzione fino al 1976, quando la abbandona quasi completamente a favore dei Cellotex.
La tecnica adottata da Burri per realizzare i Crettiprevedeva un impasto di bianco di zinco e colle viniliche (al quale si possono aggiungere terre per ottenere una colorazione diversa dal bianco) da stendere su un supporto in cellotex per poi essere lasciato ad essiccare. Man mano che le dimensioni delle sue opere crescevano, però, Burri dovette anche cambiare l’impasto di partenza, aggiungendo il caolino e utilizzando il vinavil solo dopo la conclusione del processo di asciugatura.
Lo scopo dell’artista era quello di evocare l’idea del trascorrere inesorabile del tempo, di proporre una nuova compostezza dell’arte e, soprattutto nel caso dei Cretti bianchi, di affidare l’espressività dell’opera unicamente alla sua tramatura, senza l’aggiunta di altri colori dopo l’essiccatura.

Opere tanto basilari e severe, come erano appunto i Cretti, potevano di certo offrire applicazioni pratiche, ad esempio nel campo dell’impegno sociale. Fu così, infatti, che, nei primi anni ’80, dopo un periodo dedicato interamente aiCellotex, Burri riprese per la seconda volta la produzione dei Cretti, raggiungendo un livello di monumentalità del tutto inusitato con la realizzazione del gigantesco Cretto di Ghibellina.
La siciliana Ghibellina, gemellata con Città di Castello, fu vittima del terremoto della notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, che la devastò tanto profondamente che la riedificazione non poté avvenire sul sito della vecchia città ma una ventina di kilometri più a valle. Il Cretto di Ghibellina – straordinario esempio di land art, nonché austero monumento in ricordo della sofferenza umana – venne concepito come una sorta di immenso sudario di cemento con il quale rivestire i resti di una tragedia che molto aveva in comune con l’idea di base dei Cretti di Burri: non era stato il fuoco a piegare la materia e a distruggere la città, ma la terra che si era spaccata. L’impresa artistica di Burri iniziò nel 1985 con l'intenzione da parte dell’artista di coniugare due momenti: quello precedente la distruzione (che doveva essere ottenuto tramite la restituzione di una parvenza dell'antico centro abitato di Ghibellina – motivo per cui le fenditure vennero progettate e realizzate abbastanza larghe e profonde da ricordare vie e piccole strade) e quello del attimo in cui la città veniva effettivamente sconquassata dal terremoto (reso grazie alla trama dell’opera).
La costruzione del Cretto di Ghibellina, tuttavia, venne interrotta nel 1989 e il monumento commemorativo non fu mai ultimato, dal momento che Alberto Burri morì a Nizza il 13 febbraio 1995.

Il cretto di Ghibellina - Alberto Burri

Marni Fall 2013

Maison Martin Margiela jeans

Maison Martin Margiela paper like pants and shoes - Spring 2010 

3.1 Phillip Lim Spring 2014

Maison Martin Margiela x Converse