Major trend: LAYERING
From top to bottom, from left to right: Roberto Cavalli, Kenzo, Sonia Rykiel, Chanel, Etro, Fendi, Vivienne Westwood, Givenchy, Vivienne Westwood, Prabal Gurung.
Quella della sovrapposizione è una vera e propria arte: le lunghezze dei singoli capi devono integrarsi e interagire, le diverse fantasie devono creare un'armonia tra loro senza sopraffarsi a vicenda, gli accessori vanno ponderati con attenzione, le acconciature minimal sono preferibili. Un'indiscussa maestra del layering è Blair, blogger di Atlantic-Pacific, quindi sfogliare la sua outfit gallery potrebbe essere un ottimo modo per prendere qualche spunto interessante. Ma nel frattempo vi consiglio di tenere in considerazione le diverse consistenze dei tessuti, le sfumature che lo stesso colore può assumere in base al materiale, la brillantezza o l'opacità delle stoffe e i contrasti cromatici più riusciti (come ad esempio il lime e nude proposto da Givenchy, o il rosso e viola echeggiato da Vivienne Westwood). Tutti questi elementi, infatti, costituiscono la base delle "regole" del layering, regole, tuttavia, che non sempre devono essere rispettate. Una sovrapposizione inconsueta e, per l'appunto, in controtendenza rispetto alle solite "norme" è quella proposta da Marni, che opta per uno spesso maglione a maniche lunghe stretto in vita non da una cintura, ma da un grazioso top peplum con scollo a cuore. La stessa direzione (maglia in lana con corpetto sagomato sovrapposto) è seguita anche da Philosophy by Natalie Ratabesi. Rochas, invece, pur proponendo gli stessi capi, torna sul sentiero delle consuetudini mettendo il top con balza svolazzante al di sotto dell'imponente maglione in lana e ciniglia. Kenzo prova a mixare elementi maschili e femminili, coprendo un elegante competo in broccato colorato con un'ampia gonna a ruota. Wunderkind esplora l'universo della maglia proponendo calzini, leggings, miniabiti e cappe ton-sur-ton. Ter et Bantine gioca con i toni del bianco e del panna, mentre Alexander McQueen alterna pellicce e vernice.
Vivì's Wishlist: TOPSHOP UNIQUE
Questo outfit costituisce, in pratica, un prontuario all'uso circa le regole di sovrapposizione dei vari capi e tessuti: la leggerissima sottoveste in misto seta con bordatura in pizzo va sotto la gonna a tubino in tessuto non elasticizzato, all'interno della quale va infilata la camicia bianca allacciata fino all'ultimo bottone e con colletto decorato. Sopra la camicia vanno poi il maglione che aderisce al corpo, il cappotto di lana con maxi baveri e una cintura in cavallino per fermare il tutto. Il tocco finale è dato dalle scarpe: sabot invernali con tacco alto e calzino abbassato. Vivì come poteva resistere a un look del genere?!
Fashion detail: BIG HAT
Undercover, Vivienne Westwood.
Cappelli assolutamente sproporzionati non sono una novità sulle passerelle (DsQuared2, Oscar de la Renta, Marc Jacobs, Dior by Galliano, Moschino e Balenciaga, ad esempio, ne hanno proposte più volte negli anni versioni molto interessanti), ma, all'inizio della scorsa primavera, è scoppiata una vera e propria moda grazie a Pharrell Williams e ora cappelli giganteschi si trovano nella wishlist di ogni fashionista che si rispetti. Non c'è un stile univoco che si abbini a questo genere di cappelli, bisogna lavorare di contrasti: un maxi fedora maschile per un abbigliamento ultra femminile, un elegante cappello a cilindro per completare un outfit dal sapore etnico, un copricapo scultura da abbinare a un look destrutturato.