canzoni contro l'abbandono dei cani estate 2015 - "la storia di orfeo, il cane che non abbaiava" di 4tu©

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foto video contro abbandono cani animali
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Testo, parole e musica:4tu© “Lunga e diritta correva la strada…” cantava gigi, un simpatico vecchietto che in sella alla sua amata graziella dell’89 dotata di un cestello così grande da poterci quasi dormire stava percorrendo le vie polverose e segrete delle sue zone in aperta campagna…dove l’aria è buona…dove i sorrisi migliori sono quelli donati agli sconosciuti e l’asfalto e il tempo si sono fermati…Una vita strana la sua…solitaria ..forse per scelta forse perché non è mai scattata la famosa scintilla o forse perché lui è uno di quelli che non si accontenta..per molti, troppi è semplicemente il matto del paese perché si sa che la gente ormai abituata solamente a comprare detesta tutto quello che non può avere …e la sua liberà non la puoi di certo trovare in uno scaffale..Lo riconoscevi al volo quando ti passava vicino..era sempre a petto nudo, andatura da lumaca..capelli bianchi al vento e espressione del volto che sembrava dirti....fondamentalmente me ne frega un cazzo…e anche quel giorno il copione era lo stesso..……ma a un certo punto qualcosa rapì il suo sguardo…sul ciglio della strada era accovacciato un cucciolo con accanto una ciotola d’acqua quasi finita …gigi non perse tempo a farsi inutili domande…in un secondo aveva già capito cos’era successo e soprattutto che gli esseri umani a volte possano essere dei grandissimi bastardi..punto....….quindi senza indugiare oltre gli disse… “pelosetto,anzi orfeo perchè tu hai il musetto di uno che sicuramente si chiama… orfeo.. ..sono qui per te!...dai salta su che ti faccio da autista”Lui non se lo fece ripetere due volte e avrebbe voluto abbaiare a più non posso per la felicità ma purtroppo la voce gli era sparita a forza di piangere dietro a quella macchina che l’aveva lasciato poche ore prima lungo quella strada…dentro c’era la sua padroncina con i genitori ..…lei non si girò nemmeno per un saluto..vide i suoi capelli confondersi con tutto il resto fino a diventare un puntino piccolo piccolo lì in fondo …ma forse era colpa sua…era cresciuto troppo in fretta e non ci stava più dentro quella piccola borsetta e quel vestitino che mica gli era mai piaciuto eh..ma lei era tanto contenta..…forse non era bello come quei cani che vedeva in tv.…forse dava disturbo…forse…ma questi pensieri adesso non avevano più importanza…senza pensarci due volte si fece prendere in braccio e mettere sopra quel cestello che ai suoi occhi era come un castello..magari non era comodo come quella cuccia a tre piani con cabina armadio e porta ossi che aveva prima..ma una casa per diventare la tua casa non deve essere necessariamente bella da vedere…deve farti battere il cuore.... e il suo in quel momento suo ballava, pogava, saltava…VIVEVA!è una strana cosa la felicità vero? un secondo prima è persa da qualche parte e un secondo dopo ti porta via con lei con direzione…ovunque...… e strani erano pure loro due eh!Da quel primo incontro divennero inseparabili..come se vivessero dentro a un film che partiva ogni giorno con la stessa scena..immaginatevela.. gigi si sveglia, va a prendere il giornale e appena torna trova orfeo pimpante vicino al cancello perché sente in lontananza il campanello della bicicletta che lui suona apposta e quindi si fa trovare sveglio e pronto..…per partire alla conquista del mondo …un’amicizia fatta di km e silenzi..perchè il compagno di viaggio di gigi continuava a non parlare..del resto certi dolori lasciano segni indelebili che non si possono facilmente cancellare … e certe delusioni restano lì sospese tra stomaco e cervello a bloccare le emozioni in uscita facendole rimbalzare sul quel famoso nodo in gola che tramuta i pensieri in silenzi che pochi possono capire..-..…ma in compenso con addosso il suo sorriso migliore sapeva ascoltare i discorsi filosofici e le mille storie che gigi amava raccontare a tutte le ore …mica tutte vere eh…diciamo che amava esagerare ma che vita sarebbe senza un po’ di sana immaginazione?....

E così tra una pedalata, una risata …e qualche ruota bucata. Il tempo velocemente passava…con il pelo del cagnolino che diventava sempre più grigio e la memoria di gigi che perdeva sempre di più qualche nome e qualche ricordo lungo il cammino….finchè una mattina orfeo non sentì il suono di nessun campanello..aspettò un bel po’ di tempo ma nulla.. …eppure il suo amico era uscito, l’aveva sentito cantare la sua solita canzone di cui ormai non si ricordava più le parole…. A un certo punto non ce la fece più ad aspettare e raccogliendo tutto il suo coraggio uscì da solo per cercarlo….lo trovò che vagava impaurito e spaesato vicino al posto dove lui stesso era stato trovato…gli andò vicino ma gigi non lo riconobbe…aveva lo sguardo perso nel vuoto..e fu allora che raccogliendo tutto il fiato che aveva dentro abbaiò per la prima volta dopo anni e anni..e lo fece così forte che lui si svegliò da quel torpore e gli sorrise….fu il modo che orfeo usò per dirgli.. “sono qui per te!!..dai che di mondo ce n’è ancora tanto da scoprire…”

e poco importa se la strada non era più così dritta e avevano davanti a loro qualche curva tosta…erano di nuovo assieme pronti per affrontare ogni nuova salita…..c’è chi lo chiama amore.. chi la chiama amicizia…e chi invece se ne frega di trovare una definizione…se ho bisogno ci sei..se hai bisogno ci sono..contano i fatti non le parole……E un tramonto che non era mai stato così bello li accompagnò lentamente e dolcemente a casa….in attesa del domani….e di tornare lungo quella strada……