“If I had a world of my own, everything would be nonsense”


“But I don’t want to go among mad people,” Alice remarked.
“Oh, you can’t help that,” said the Cat: “we’re all mad here. I’m mad. You’re mad.”
“How do you know I’m mad?” said Alice.
“You must be,” said the Cat, “or you wouldn’t have come here.”

I was searching for new clothing brands online when I found Alice’s Pig. The name and the logo were super cute, so I decided to browse their Fall 2013 collection, which comes from an “Alice in Wonderland” crazy vintage inspired world, where everyone is mad and everything is nonsense. I fell in love at first sight with so many garments, especially with the “Django” tartan skirt, the “Harlequin” dress, the “Husband’s” trousers, the “Granny” blouse and the “Urban Nightmare” dress – which is featured in this post. At the beginning I thought the dress was white or light baby blue, but it turned out to be mint green with pink jacquard dots. Definitely one of the cutest peter-pan-collar-peplum-pencil-dress I’ve ever seen! And I already had the perfect matching headband (very Alice and very Wonderland). I couldn’t ask for more!


Ma io non voglio finire fra i matti,” osservò Alice.
“Beh, non hai altra scelta,” disse il Gatto: “qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.”
“Come lo sai che sono matta?” disse Alice.
“Devi esserlo per forza,” disse il Gatto, “altrimenti non saresti venuta qui.”

Navigando in internet alla ricerca di nuovi brand, mi sono imbattuta in Alice’s Pig. Il nome e il logo erano talmente carini che ho deciso di dare un’occhiata alla loro collezione A/I 2013, che si rifà a un mondo pazzamente vintage ispirato alle storie di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, un mondo dove tutti sono fuori di testa e dove ogni cosa è un nonsense. È stato amore a prima vista con molti capi, specialmente con la gonna tartan “Django”, l’abito “Harlequin”, gli “Husband’s trousers” a righe, la “Granny blouse” e l’abito “Urban Nightmare” – ovvero quello presentato in questo post. All’inizio pensavo che fosse bianco o di una tonalità molto pallida di celeste, ma ho scoperto che in realtà era verde menta con pois rosa jacquardati. Insomma, uno degli abiti a tubino (completi di peter pan collar e peplum in vita) più carini che io abbia mai visto! Per di più avevo già un cerchietto in perfetto stile “Alice” e che richiamava molto il “Paese delle Meraviglie”. Non potevo chiedere di meglio!



Special thanks to Mara, my lovely guest model. I made the animal drawings.

Headband: Dolly Darling || Peplum dress: thanks to Alice's Pig || Socks: H&M || Sandals: Prada.

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Il Pizzo Cotto Fall 2013 New Collection


Barocco e gotico, oro e nero si fondono nella nuova collezione di orecchini in "pizzo cotto" realizzata da Serena (leggete QUI per saperne di più su di lei e sul suo straordinario lavoro di artigianato). Ecco perché stavolta la presentazione dei suoi ultimi, meravigliosi modelli (che potete vedere su questo blog in anteprima assoluta) passa attraverso collage opulenti, teatrali e dal sapore vittoriano, a tratti persino macabri, in perfetto tema Halloweenesco.

Le foto utilizzate provengono per la maggior parte da servizi fotografici di Tim Walker o da storici editoriali pubblicati sui Vogue di tutto il mondo.

Per vedere altre fantastiche creazioni di Serena, per scoprire le novità de "Il Pizzo Cotto" o per acquistare gioielli e altri accessori creati da lei, ricordatevi di seguirla su Facebook (QUI) o di iscrivervi al suo gruppo (QUI).



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Virginia Woolf a fumetti


Lo ammetto: lo scopo primario della mia visita a Città di Castello era vedere la mostra dedicata ad Andy Warhol, ma anche trovarsi davanti a spazi espositivi più contenuti e riservati a talenti emergenti fa sempre piacere. Quindi, una volta arrivata davanti al Centro Esposito del negozio Grifani Donati (accanto al Palazzo del Podestà), non fermarsi era impossibile dato che la mia attenzione era stata catturata dalla dicitura “Virginia Woolf a fumetti”.

L’autore dell’opera, originario proprio di Città di Castello, è Alessandro Bacchetta, che in passato ha pubblicato altri racconti con Bookmaker Comics (2009-2011) e un libro di illustrazioni su Pinocchio con Aaren Editorial (2010). In attesa di completare la sua prossima fatica a fumetti, una graphic novel dedicata a Raffaello per Kleiner Flug, ha appunto preso parte all’edizione 2013 del Tiferno Comics con questa mostra a tema (aperta dal 3 al 20 Ottobre) per presentare il suo lavoro e, in un certo senso, anche per celebrarne l’uscita sui principali rivenditori di libri online (tra i quali Ibs e Amazon). Il titolo del volume, Una stanza tutta per tre, è un calco quasi perfetto di quello che la Woolf diede al suo saggio del 1929, scritto a seguito di alcune conferenze sul tema “Le donne e il romanzo”. Proprio da Un stanza tutta per sé, incentrato su temi come il talento femminile e il rapporto di (dis)parità tra i sessi in ambito letterario e culturale, muove i primi passi il fumetto di Alessandro per poi svilupparsi in un affastellarsi di pensieri cupi. Gli stessi pensieri che, probabilmente, spinsero Virginia Woolf a scrivere un ultimo biglietto a suo marito e a porre fine alla sua vita lasciandosi annegare nel fiume Ouse, poco distante da casa sua.



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I never read, I just look at pictures — Andy Warhol


Non leggo mai, guardo solo le figure — Andy Warhol

Aforisma d'effetto, specchio di una società fortemente consumistica e non solo: questa citazione è infatti anche il titolo scelto per la straordinaria mostra dedicata ad Andy WarholLe opere, appartenenti alla collezione privata Rosini Gutman e prevalentemente datate agli anni '70 e '80 del Novecento, sono esposte alla Pinacoteca Comunale di Città di Castello dal 30 Agosto. Le sale adibite sono solo cinque, ma la densità di opere presenti è molto elevata: sono affiancate, sovrapposte, o persino incatenate le une alle altre (come nella dark room, allestita in modo da richiamare la formazione e la produzione musicale di Warhol). Nulla è lasciato al caso e i curatori della mostra sono pronti in qualsiasi momento a fornire spiegazioni o chiarimenti.

Nel pieno rispetto della massima da me poco fa citata, lascerò che siano le foto a parlare e ad attrarre l'attenzione. Mi dispiace solo non poter aggiungere anche immagini delle opere esposte nella Pinacoteca, all'interno della quale non era consentito scattare foto. Se voleste comunque saperne di più, QUESTO è il link al sito ufficiale del Comune di Città di Castello.


La chiusura della mostra è stata posticipata dal 27 Ottobre al 6 Novembre grazie a un notevole riscontro positivo.



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Headband: Asos || Peplum jacket: Asos || Dress: Zara || Leggings: Denny Rose || Pumps: Zara || Bag: Love Moschino.